L’Atlante della solidarietà vuole rendere visibile, raccogliere e documentare, il lavoro di tante persone, collettivi e associazioni che, nei Balcani, ma non solo, sostengono le persone in movimento. Pratiche che ci piace definire di resistenza civile. Resistenza civile che è ribellione alla ferocia istituzionalizzata la quale si accanisce attraverso forme di violenza sistemica e sistematica sulle persone in transito, in movimento, richiedenti protezione internazionale, cercando di ostacolarne una presenza regolarizzata.
Resistenza civile perché finalizzata alla tutela della dignità della vita, degli affetti, dei bisogni e desideri di una umanità in fuga da guerre, miserie, devastazioni ambientali, persecuzioni politiche o di genere, o più semplicemente in cerca di un altrove dove stare.
Nel report raccontiamo i luoghi, le persone, i collettivi e le associazioni che abbiamo conosciuto e intervistato lungo le rotte balcaniche dal 2023. Questo testo, per scelta, si limiterà ad alcuni incontri in Serbia, Croazia e Nord Italia sulle aree di confine. Del variegato mondo delle azioni che si snodano e concretizzano lungo le rotte balcaniche ci siamo soffermati in alcuni casi su quelle più spontanee, autorganizzate, presenti da più tempo e che trovano spesso il coinvolgimento di attori locali, cittadini e cittadine liberi di essere e restare umani, in altri casi su entità più strutturate ma che presentano nel loro fare, forme di azione e rivendicazione politica.
Le interviste che riportiamo sono sintesi di incontri durati anche ore, condensati qui in poche righe, ma che abbiamo tenuto nel nostro archivio anche come documentazione storica.